L’odore amaro delle felci di Giulio Maffii (Premio Sandro Penna inediti 2011)

25 ottobre 2011

Autore: Albertomos

Per gentile concessione dell’Autore, proponiamo in anteprima alcuni testi tratti dalla raccolta L’odore amaro delle felcidi Giulio Maffii, vincitrice della XXIII edizione del premio “Sandro Penna”, sezione inediti.

Nel titolo della silloge di Giulio Maffii (L’odore amaro delle felci) riecheggia la sinestesia pascoliana della prima quartina di Novembre, “l’odorino amaro senti nel cuore” e il riferimento al poeta di San Mauro non è affatto casuale. La teoria del “particolare” pascoliano, insieme con quella montaliana dell’ “oggetto”, rivivono nell’elegante trama di questa raccolta di versi. Anche parte del lessico arriva a Maffii attraverso la lente pascoliana e l’aspro disincanto montaliano, ma ciò che fa di questa raccolta un lavoro decisamente innovativo è un ritmo fluido, incalzante, a volte sincopato, raramente aspro e pausato. In questo ritmo risiede il fascino di questa poesia decisamente post-montaliana, allineata ai tempi odierni, tutta giocata tra disincanto e tentativo di non perdere le coordinate di un’esistenza che si sente spesso anonima e svilita (Non sono il migliore / non sono il peggiore / siamo tutti minimi / tra vento e tremore / io tu gli anonimi).
Non è certo di coscienza che manca L’odore amaro delle felci, nasce anzi da una precisa constatazione della realtà, filtrata dai versi straordinari di Margherita Guidacci – ai cui versi Maffii lascia l’apertura dell’opera -, dalla certezza di essere circondati dai Telchini (demoni che avevano dimora a Rodi prima del diluvio e che, presentendo l’arrivo del cataclisma, si allontanarono dall’isola greca per disperdersi nel mondo). I telchini erano inventori, artisti e maghi che avevano una potenza malefica nello sguardo, avevano il potere di controllare la pioggia e di mutare a piacere il proprio aspetto. Ma il loro controllo del pianeta non sarà mai completo, afferma Maffii: “Mi salvo lontano dalla gloria / delle cose effimere / mi salvo nella storia / delle piccole cose”.
Sono dunque i Telchini i consapevoli distruttori di ogni palpito del sentire umano ma possono essere evitato dalla profonda, anche se apparentemente minima, coscienza di vivere.

e.c

da: L’odore amaro delle felci di Giulio Maffii

ASCOLTANDO LE LORO INFORMI

Ascoltando le loro informi parole
scopro quanto è umano
un  monotono rumore
il ronzio e poi il fruscio
delle pagine delle cose
lasciate sole in qualche maceria
tra memoria e memoria
Il lato fragile di una mente aperta
così diceva Berta la maestra
non si avvede della tormenta
del veleno che ti serra le vene
Non sono il migliore
non sono il peggiore
siamo tutti minimi
tra vento e tremore
io tu gli anonimi

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Risultati della XXIII edizione del Premio Nazionale di poesia “Sandro Penna”

30 settembre 2011

Domenica 2 ottobre 2011 si svolgerà alle ore 17.00 presso il Teatro Comunale “Accademia degli Avvaloranti” di Città della Pieve la cerimonia di premiazione della XXIII° edizione del Premio Nazionale di Poesia “Sandro Penna”, promosso dall’Amministrazione Comunale di Città della Pieve e dal Centro Culturale “Pablo Neruda”.

La giuria, composta da Enrico Cerquiglini, Roberto Deidier, Davide Nota, Elio Pecora, Walter Pedullà e Bruno Quaranta, ha assegnato i seguenti premi:

Sezione poesia edita:

Vincitore: Daniela Attanasio, Il ritorno all’isola,Torino, Nino Aragno Editore, 2010.

Segnalati:
Francesco Accattoli, La neve nel bicchiere, FaraEditore, Rimini, 2011;
Silvano Agosti, Nel ventre pigro della notte, Edizioni l’Immagine, Roma, 2010;
Anna Boninsegni,  AnnAlfabeti, unaluna, Gubbio, 2010;
Loris Ferri – Stefano Sanchini, Corrispondenze ai margini dell’Occidente, stellefilanti, Cremona, 2011;
Giovanni Occhipinti, Corale con trittico,(2008-2009), Salvatore Scascia Editore, Caltanissetta-Roma, 2010.

Sezione poesia inedita:

Vincitore: Giulio Maffii per la raccolta L’odore amaro delle felci.

Segnalati:
Marco Annicchiarico, per la raccolta Fiori viola;
Gabriella Bianchi, per la raccolta Quaderno di frontiera;
Domenico Lombardini per la raccolta Lacune.

Premi:
All’opera edita vincitrice è assegnata la somma di €. 2.000,00 (duemila).
L’opera inedita vincitrice della sezione inedita sarà pubblicata da una casa editrice scelta dagli organizzatori del premio.
Ai poeti segnalati verranno consegnati attestati in pergamena.
Durante la cerimonia verrà presentato il libro di Lina Salvi, vincitore del Premio – Sezione Poesia Inedita 2010, Dialogando con C.S., Firenze, Edizioni della Meridiana, 2011.

Città della Pieve, 28 settembre 2011


Bando della XXIII edizione del Premio “Sandro Penna”

24 aprile 2011

CENTRO CULTURALE   “PABLO NERUDA”
AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI CITTÀ DELLA PIEVE


PREMIO NAZIONALE DI POESIA
“SANDRO PENNA”
XXIII EDIZIONE
ANNO 2011

Regolamento

1) Il Premio è suddiviso in due sezioni:
    A) poesia inedita in lingua italiana;
    B) poesia edita in lingua italiana.

2) Per quanto concerne la SEZIONE A), la raccolta di  poesie dovrà essere costituita da un minimo di 300 (trecento)  versi.
Tutte le opere non devono risultare vincitrici di precedenti concorsi.
Gli elaborati dovranno pervenire in n. 7 (sette) copie dattiloscritte e fascicolate.
Una sola copia dovrà riportare: nome, cognome, indirizzo, numero telefonico e firma dell’autore.
Per quanto concerne la SEZIONE B), dovrà essere inviata una sola opera.
L’opera deve risultare edita nel biennio 2010/2011 e  non deve risultare vincitrice di precedenti concorsi.
L’opera dovrà pervenire in n.7 (sette) copie. Su un  foglio a parte, allegato al plico, dovranno essere  dattiloscritti:
nome, cognome, indirizzo, numero telefonico, titolo dell’opera inviata e firma dell’autore.
I partecipanti al Premio di Poesia “Sandro Penna” acquisiscono il diritto di socio temporaneo del Centro Culturale “Neruda” per il 2011.

3) Tutte le opere, sia edite che inedite, devono essere  inviate entro il 15 Giugno
2011 (farà fede il timbro  postale di partenza) a:

Biblioteca Comunale di Città della Pieve
Premio Nazionale di Poesia “Sandro Penna” –
Piazza A. Gramsci – 06062 Città della Pieve (Pg)

    Non è richiesta alcuna tassa di partecipazione.

4) La premiazione avverrà Domenica 2 Ottobre 2011 alle ore 17 presso il
Teatro Comunale “Accademia degli Avvaloranti” di Città della Pieve.
I premiati sono tenuti a presenziare alla cerimonia.
I premi non verranno spediti.

La partecipazione alla cerimonia non prevede rimborso spese.
L’esito del concorso sarà reso noto tramite
“Tuttolibri”, pubblicazione de “La Stampa” di Torino.

5) Le opere inviate non verranno restituite.

6) La Giuria si riserva il diritto di segnalare i poeti meritevoli.

7) Il giudizio della Giuria è inappellabile.

8) La partecipazione al Premio implica l’accettazione del presente regolamento.

La Giuria è composta da:

– Enrico Cerquiglini
– Roberto Deidier
– Davide Nota
– Elio Pecora
– Walter Pedullà
– Bruno Quaranta

La Segreteriadel Premio è curata dal CentroCulturale “Pablo Neruda”.

Natura ed entità dei premi:

L’opera inedita vincitrice ha diritto alla pubblicazione.

Per l’opera edita vincitrice è prevista l’assegnazione della somma di €. 2.000,00 (duemila).

Ai poeti segnalati verranno consegnati attestati in pergamena.

Informazioni:
BIBLIOTECA COMUNALE DI CITTÀ’ DELLA
PIEVE tel. 0578/299409 (ore 9-12; 16-18)
biblioteca@cittadellapieve.org
premiopoesiapenna@libero.it


Nota sulle Tra(s)duzioni di Massimo Viganò

25 ottobre 2010

di Enrico Cerquiglini

Questo volume, uscito per i tipi delle Edizioni della Meridiana, ha vinto il Premio Sandro Penna, sezione opera inedita, nel 2009 e rappresenta l’esordio editoriale di un poeta. Un poeta dal linguaggio maturo e decisamente inusuale per il panorama italiano.

 

Tradurre, etimologicamente, significa “far passare un’opera da una lingua in un’altra” ma anche  “condurre qualcuno da un luogo ad un altro”. Questa seconda accezione non deve essere mai dimenticata, specialmente quando si leggono i versi delle Tras(d)uzioni di Massimo Viganò: in essi l’autore fa passare non l’opera da una lingua in un’altra, ma trasforma la materia da uno stato all’altro. La prosa, spesso cronachistica o biografica, subisce una metamorfosi, viene riplasmata in nuova forma, distillata in versi, risistemata sulla pagina con un ritmo nuovo, inedito.

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